Sensi ed emozioni, lezione 6

Ultima lezione:giocare con i sensi.



Preparazione della lezione.
L'ultima lezione è stata impostata sotto forma di gioco, in maniera che si concludesse il percorso osservando come, con i sensi, si possa anche giocare. Già quando giochiamo a nascondino entriamo nel campo dell'utilizzo dei sensi: chi "sta sotto" e conta deve coprire gli occhi per privarsi momentaneamente della possibilità di vedere, poi li riapre e proprio gli occhi gli serviranno per scovare chi si è nascosto.
La proposta ludica si è articolata in :

- Il gioco dell'indiano Orecchiofino(occorrono: una campana - o un fischietto - una benda)
- La coppia di ceramiche(occorrono: due set di oggetti incollati a due assicelle di legno, due bende,un sacchetto con gli stessi oggetti presenti sulle due assicelle)
- La tombola degli odori(occorrono una serie di scatolette contenenti odori "a coppie" come le tessere nel gioco del Memory)

Obiettivi della lezione.
Dimostrare che con i sensi si può giocare, divertirsi e , quindi, provare emozioni positive e gratificanti).

Racconto della lezione.
- Il gioco dell'indiano Orecchiofino. L'indiano Orecchiofino se ne sta seduto, bendato. Davanti a lui, a distanza di un metro e mezzo c'è la campana(o il fischietto). Tutti gli altri giocatori(la classe) stanno di fronte a lui, ad una distanza di 3 metri circa(6 passi di bambino). A turno, decidendo a gesti, uno dei giocatori si alza silenziosamente e cerca di arrivare alla campana per farla suonare: può andare scalzo, seguire un percorso tortuoso, l'importante è che non si faccia scoprire. Se l'indiano Orecchiofino alza la mano e indica esattamente la direzione da cui proviene il giocatore quest'ultimo è eliminato(Orecchiofino ha 3 tentativi, se li sbaglia viene eliminato anche lui e qualcun altro, prende il suo posto). Se invece il giocatore arriva alla campana(o fischietto) e riesce a suonarlo diventa egli stesso l'indiano Orecchiofino.

- La coppia di ceramiche. Questo gioco si chiama così perché gli oggetti da riconoscere bendati sono delle ceramiche industriali, pezzi che difficilmente i bambini avranno avuto per le mani e quindi più difficili da riconoscere. Si gioca a due per volta, bendati, seduti per terra. A ogni giocatore viene consegnata un'assicella di legno su cui sono incollate otto ceramiche, le deve toccare e farsi un'idea delle forme. Poi, simultaneamente, l'arbitro consegna una ceramica a ciascun giocatore, estratte tra quelle che ha nel sacco che tiene in mano. Il primo dei due contendenti che individuerà la ceramica corrispondente sull'assicella sarà il vincitore.

- La tombola degli odori. In questo gioco si utilizzano delle scatole di fiammiferi che sono state aromatizzate a coppie. Ogni bambino(o bambina) sa quindi di avere un compagno con lo stesso odore di cui è in possesso. Vengono distribuite le scatoline e, al via dell'animatore scientifico, ogni coppia deve ritrovarsi con il solo aiuto del naso. Le prime tre coppie che si ritrovano sono proclamate vincitrici.

Al termine di giochi abbiamo riflettuto sulle emozioni che si sono scatenate durante le attività e sono emerse delle considerazioni interessanti: le bambine ed i bambini hanno riconosciuto la gioia, presente nei momenti in cui l'individuo o un soggetto a cui si è legati, vince. La paura di perdere, la tristezza(se si perde il gioco), la tensione(quando si gioca), il divertimento di fare un gioco insieme.
Al di là di ogni considerazione l'aspetto che mi piace considerare è che, al termine di questo mini percorso, gli alunni sappiano riconoscere più facilmente cosa si intende per emozione. Dare un nome alle proprie sensazioni ed emozioni è forse il risultato più eclatante di tutto il corso perché consente di possedere degli strumenti in più per capirsi( e probabilmente per capire, a volte, quello che possono provare gli altri).