Galileo Galilei il grande prestigiatore del '600

Galileo Galilei, scienziato pisano... Il padre della scienza moderna, lo scopritore delle proprietà del pendolo, il cantore matematico degli spazi siderali... E se non fosse esattamente così?







Ipotizziamo che il piccolo Galileo, in realtà, fosse un appassionato di giochi di prestigio; da piccolo, di nascosto dal padre, comincia ad esercitarsi con monete e bussolotti, dimostrando un innato talento e progredendo rapidamente. La sua sete di conoscenza lo porta a studiare matematica (essenziale per certe “routine” con il mazzo di carte), mentre, per accontentare il padre,  inizia un percorso universitario nella facoltà di medicina di Pisa.
Il giovane Galileo alterna lo studio dell'anatomia a quella dell'arte della prestidigitazione, ma si rende conto che la parola “mago”, nell'epoca in cui vive, è ancora legata alla superstizione e connotata da un alone negativo;  decide così di ideare trucchi assolutamente nuovi ed originali, basati su principi scientifici e, nel fare ciò, si rende conto che lo studio di polmoni, muscoli e intestini non lo porterà da nessuna parte, perciò abbandona Pisa e si reca a Firenze, dove si immerge negli studi di meccanica e idraulica, molto promettenti per lo sviluppo della sua carriera da prestigiatore.

Galileo Galilei quindi non nasce scienziato, ma mago e le sue scoperte, quelle tramandate a noi posteri, sono il frutto della ricerca di nuovi ed originali numeri di magia che, inavvertitamente, si sono rivelati tra le più grandi scoperte scientifiche della storia dell'umanità.

Ed è su queste, assolutamente fantastiche ed assurde premesse, che nasce il piccolo corso intitolato:
Galileo il Grande Prestigiatore del '600, un modo divertente per studiare la scienza.