Mathemagica - Dov'è
l'anello? -
tratto completamente
da: Principi magici nell'illusionismo – di Lorenzo Paletti.
Elaborazione grafica di Emanuele Breveglieri
Questo
meraviglioso effetto di Mathemagica ci consentirà di simulare una
lettura dei segnali del corpo e di non fare nessun riferimento
visibile ai principi matematici che sono alla base successo del
numero.
Effetto
“Per il prossimo effetto mi servirà
l’aiuto di cinque volontari. Accogliamoli con un applauso”. II
prestigiatore si presenta ai cinque volontari (chiamiamoli I, II,
III, IV ).
“Disponetevi in linea, spalla contro
spalla, rivolti verso il pubblico. Qualcuno di voi ha un anello? III
ti dispiace se prendo in prestito il tuo anello? II, ti consegno
l’anello di III. Ora mi volterò di spalle e batterò le mani. Ogni
volta Che batterò le mani, chi ha in mano l’anello dovrà passarlo
alla persona alla sua destra o alla sua sinistra. II, tu potrai
passarlo a I o a III. III, tu potrai passarlo a II o a IV. Se
batterò le mani quando l’avrai tu, I, lo dovrai passare per forza
II. E lo stesso vale per V. Tu potrai passarlo solo a IV”.
Il prestigiatore si volta di spalle. “In questa posizione non posso
vedere dove si sposterà l’anello. Batto le mani una volta. Chi ha
in mano l’anello Io passa alla sua destra o alla sua sinistra.
Batto le mani ancora una volta. Di nuovo l’anello passa di mano.
Batto ancora le mani. Chi ha in mano l’anello lo passa a qualcuno che ha di fianco. E batto le mani un’ultima volta. Chi ha l’anello
lo passa alla sua destra o alla sua sinistra. Fatto?”. Il
prestigiatore cerca riscontro tra il pubblico. “Chi ha in mano
l’anello lo prenda nella mano destra e chiuda il pugno. Gli altri
quattro volontari chiudano il pugno destro, così che non possa
vedere chi nasconde l’anello. Fatto?”. ' II prestigiatore si
volta. Tutti e cinque gli spettatori hanno il pugno Chiuso. “Ora
cercherò di capire chi di voi ha in mano l’anello scoprendo chi
sta mentendo. Sono un prestigiatore, e mentire é la mia professione.
Per questo penso di avere sviluppato un sesto senso per le menzogne.
E ve lo voglio dimostrare. “Ora Vi faro delle domande. Se avete in
mano l’anello, dovrete rispondermi dicendo la verità. Se non avete
in mano l’anello, dovrete rispondermi con una bugia. “Incominciamo
da te. Se hai in mano l’anello dimmi la verità. Se non hai in mano
l’anello, rispondi con una bugia. Come si chiama tua madre?”. I
tituba per alcuni secondi prima di dare la risposta. Il prestigiatore
si volta verso il pubblico e sorride. “I, alza il pugno destro. Ora
aprilo, e mostra al pubblico che mi hai appena raccontato una bugia.
Grazie, puoi tornare al tuo posto. Un applauso per I. “I non ha
risposto immediatamente perché ha dovuto pensare al nome di sua
madre e poi inventarsi un altro nome con cui rispondermi. Voglio
aiutare i quattro volontari rimanenti. Vi faro la stessa domanda Che
ho fatto a I, ma vi lascerò il tempo di pensare ad una risposta”.
Il prestigiatore lascia qualche istante ai quattro volontari. “ V,
è il tuo turno. Ho promesso che avrei fatto la stessa domanda. Se
hai in mano l’anello, rispondimi dicendo la verità. Se non hai in
mano l’anello, dimmi una bugia. Guardami negli occhi, e rispondi a
questa domanda: come si chiama tua madre?”. V risponde. “Quando
parliamo con una persona pensiamo di mantenere il contatto visivo in
ogni istante della conversazione, ma non é cosi. Ecco perché quando
mentiamo cerchiamo di mantenere il contatto visivo con il nostro
interlocutore. Proprio come ha fatto V. In realtà non esiste segno
più chiaro che qualcuno stia mentendo. V, alza il pugno. Apri la
mano e mostra al pubblico che non c’é nessun anello. Grazie! Puoi
tornare al posto. Un applauso per V. “Siete rimasti voi, II, III e
IV. Uno di voi ha in mano l’anello. E io voglio complicarmi la
Vita. Ora mi volterò di spalle e batterò le mani un’ultima volta.
Chi ha in mano l’anello lo passerà, come prima, alla sua destra o
alla sua sinistra”. Il prestigiatore si volta e batte le mani.
“Fatto? Nascondete ancora l’anello nel vostro pugno destro. Chi
non ha in mano l’anello tenga comunque il pugno destro chiuso”.
Il prestigiatore si rivolge nuovamente ai tre volontari. “II, è il
tuo turno. Se stai nascondendo l’anello nel pungo dimmi la verità.
Se non é nella tua mano dimmi una bugia. Come si chiama tua madre?”
II risponde. “Risposta rapida. Sguardo normale. Pero sei arrossito.
Chi mente, nella nostra cultura, non é visto di buon occhio, ed é
normale sentirsi a disagio quando si racconta una bugia. Non c’é
niente di male se il tuo viso é arrossito. Anzi, è: la
dimostrazione che sei una persona per bene. Quindi ti chiedo di
alzare il pugno, aprirlo, e mostrare al pubblico che non hai
l’anello. Grazie! Puoi tornare al posto. Un applauso per II.
“Rimanete solo voi, III e IV. Per scoprire chi di voi due nasconde
l’anello voglio cambiare le regole del gioco. Farò ad entrambi Ia
stessa domanda. Non é la stessa che ho appena fatto agli altri
volontari, e la faro contemporaneamente a tutti e due. Non mi
risponderete con la voce, ma vi limiterete a pensare la risposta. Se
avete in mano l’anello pensate alla verità. Se non avete in mano
l’anello pensate ad una bugia”. Il prestigiatore scruta con
attenzione III e IV. “Se avete l’anello, la verità. Se non
l’avete, una bugia. Non parlate. Pensate soltanto alla risposta.
Guardate dritti davanti a voi. Di Che colore sono le pareti di camera
tua?”. Il prestigiatore osserva i due spettatori per alcuni
istanti, quindi, si sposta alle spalle di III e IV. “Penso che
questa sia la persona che in mano l’anello”. Il prestigiatore
solleva entrambe le braccia alle spalle dei due volontari e indica
III, senza che questo possa vedere. “Pero potrei sbagliarmi”. Il
prestigiatore rimane alle spalle di III e IV e allunga la mano destra
tra i due spettatori. “Chi tra voi due ha in mano l’anello può
poggiarlo sulla mia mano?”. III appoggia l’anello sulla mano del
prestigiatore. “Un applauso per III e IV”.
Metodo
Quando eseguiamo questo trucco di Mathemagica in classe inizialmente qualche bambino crede veramente che o io o la mia partner possediamo davvero poteri magici; poi il numero viene ripetuto e ripetuto e ripetuto. Dopo la quarta volta ragazzi e ragazze cominciano a formulare ipotesi, qualcuno vuole anche provare a dimostrare di aver capito rifacendo il trucco e il bello è che...ci riesce. La Mathemagica, in classe, ha questo scopo: permettere di osservare, di elaborare una teoria, scoprirla, cercare la conferma eseguendo il trucco e trarne un principio o una regola matematica. Gli alunni apprendono così che non si scopre se gli spettatori
stanno mentendo studiando il loro sguardo o il colore delle loro
guance. Questo é un gioco matematico semplice da eseguire e dal
risultato assicurato. Disponete in linea gli spettatori, in modo che
siano rivolti verso il pubblico. Fatevi prestare un anello da uno
spettatore o da uno dei volontari (o un qualsiasi altro oggetto di
piccole dimensioni) e consegnatelo allo spettatore che si trova nella
seconda posizione da sinistra, quello che abbiamo chiamato II.
Voltatevi di spalle, battete le mani 4 volte, e tornate a rivolgervi
verso i cinque volontari. E impossibile che I e V abbiano in mano
l’anello. Eliminate il primo e l’ultimo spettatore della fila
fingendo di scoprire che stanno mentendo. Voltatevi di spalle.
Battete le mani un’altra volta, e tornate a guardare i tre
volontari. L’anello sarà certamente nelle mani dello spettatore
centrale. Quello che abbiamo chiamato III. La presentazione di questo
effetto e nelle vostre mani. L'autore dell'articolo (che ho copiato pari, pari), Lorenzo Paletti si è ispirato ad un effetto di Max
Maven eseguito in uno spettacolo dal vivo da Derren Brown. Se volete
aggiungere un po’ di “pepe” al vostro testo, potete prendere
spunto dalla performance di Brown (in inglese, così fate anche esercizio di lingua)
Principio
Siete su un marciapiede al bordo della
strada. I numeri civici sono suddivisi in pari e dispari sui due lati
della carreggiata. Immaginate di essere sul lato con i numeri pari.
Se attraversate la strada una volta vi ritroverete sul lato dispari.
Se, partendo dal lato pari, attraversate la strada tre volte, vi
sposterete sul lato dispari, poi tornerete sul pari, e infine vi
ritroverete sul lato dispari. - Se invece partite dal lato pari ma
attraversate la strada due volte, finirete sempre sul lato pari. Lo
stesso vale per 4, 6, 8 o 10 attraversamenti. Se partite dal lato
pari della strada e la attraversate un numero pari di volte tornerete
sul lato pari. Se partite dal lato pari e attraversate la strada un
numero dispari di volte finirete sul lato dispari.
Per riassumere
-
Consegnate l’anello al secondo volontario da sinistra.
-
Voltatevi e battete le mani 4 volte.
-
Eliminate la prima e l’ultima persona della fila.
-
Voltatevi e battete le mani 1 volta.
-
L’anello è nelle mani della persona al centro.
-
Eliminate la persona numero 2.
-
Concludete con la lettura della mente di 3 e 4.
Commento
Questo effetto dimostra come sia
possibile trasformare un gioco matematico in un gioco di prestigio
utilizzando due semplici accorgimenti. Il primo: preparare una
presentazione che intrattenga il pubblico. Il secondo: evitare
qualsiasi riferimento a calcoli o numeri, nascondendo il metodo.