Aria 10 - L'insetto a soffio -










“L’insetto a soffio” (tratto da “Toys and tales” - Tara Publishing and National Institute of Design)






Cosa serve per realizzarlo   
Un quadrato di carta di 10 x 10 cm, pennarelli per la decorazione.

Come si presenta
E’ un gioco da fare con gli amici che si basa sul di un principio scientifico della legge di Bernoulli* e sull’abilità dei partecipanti. La soluzione più piacevole è che ognuno dei concorrenti si costruisca il proprio insetto, lo personalizzi, e che poi lo faccia gareggiare con gli altri su di un percorso stabilito precedentemente.

Come si fa
Dovete piegare il quadratino di carta nel mezzo, in modo da formare una grinza, ma non troppo, attenzione.

 L’importante è che le due parti si sovrappongano esattamente, devono cioè essere simmetriche.
Bisogna, a questo punto, mettere il l'insetto ad aria su di un tavolo o per terra, sollevare leggermente la grinza e soffiare dove la carta tocca per terra: se tutto funziona l’insetto inizierà a vibrare e muoversi con un rumore caratteristico. Il suo movimento è dovuto ai flussi d'aria che passano sotto al foglio e lo schiacciano, alternati ai flussi d'aria che colpiscono il foglio sulla parte superiore della “coda”.


Se non funziona dovete cambiare angolazione di soffio (più da sopra, oppure più da un lato e così via) o aumentare o diminuire lo schiacciamento della piega. Quando tutti avranno il proprio insetto pronto e collaudato si potranno far partire le gare.
P.S. Noi ci siamo divertiti molto a fare un insetto a forma di scarafaggio!

Spiegazione*
Il principio di Bernoulli:in realtà è più corretto parlare di “legge di Bernoulli”, ovvero quella che lega tra loro la pressione, la velocità ed il potenziale gravitazionale a cui è soggetto un fluido in movimento(aria, acqua o gas che sia – per i fisici sono tutti fluidi e soggetti alle stesse leggi - ): a parità di altezza, se la velocità aumenta, diminuisce la pressione e viceversa, ad esempio: se consideriamo il profilo di un’ala, basta che sia sagomata in modo da far percorrere una traiettoria più lunga all’aria che passa sopra rispetto a quella che passa sotto per avere una differenza di pressione sulle due facce dell’ala stessa: è grazie a questo fenomeno che gli arerei volano.




 La cosiddetta spinta di Bernoulli sta anche alla base dello sventolare delle bandiere, della spinta del vento sulla vela, della forza che mette in oscillazione le corde vocali, o anche della semplice forza che agisce su una mano esposta fuori dal finestrino dell'auto. A una combinazione di spinta di Bernoulli e di attrito si deve la traiettoria incurvata di una palla in volo, effetto che gioca ruoli fondamentali in molti sport, dal tennis al calcio, dal ping-pong al golf, dalla pallavolo al baseball.
E, pensate, è anche quella che, alternando differenze di pressione, fa viaggiare il nostro insetto