Adesso che è passato un po’ di tempo forse riusciremo a mettere in fila i nostri pensieri senza fare i “fenomeni”, raccontando quello che significa per noi questo libro.
Smonting, nella sua forma più “antica” è il frutto della curiosità di bambine e bambini che, 19 anni fa, frequentavano uno dei nostri primi campus estivi, nella scuola Bonetti, a Milano e che, in un sottoscala scolastico, molto più ampio di quello in cui viveva Harry Potter, trovano accatastati vecchi PC, stampanti, cavi, router, tutta roba messa lì a prendere polvere in attesa di essere depennata dall'inventario scolastico e finire chissà dove.
E immaginate la curiosità di vedere cosa c’è dentro a questi oggetti... Aggiungete la presenza di una dirigente molto disponibile, l'opportunità di avere attrezzi adeguati, una buona scorta di tempo e il supporto di due educatori (Roby e Manu) ,forse ancora più curiosi dei bambini, ed avrete lo Smonting.
E’ così che tutto è cominciato ed è così che è andato avanti, attraverso la curiosità. Ed è attraverso la curiosità che si è arrivati al libro: la curiosità dell’editore nell'affrontare un tema così particolare, la curiosità della fotografa nell'approcciarsi a materiali inusuali (Giulia Bernardelli), la curiosità di Roby e Manu nel mettersi in gioco in un ambito (quello della “costruzione” di un libro) mai esplorato.
C’è anche da dire che la pratica negli anni si è affinata, è diventata più strutturata, si è arricchita di valenze didattiche grazie ad uno sparuto gruppo di insegnanti che ha rischiato (sì, insegnare, per chi lo fa con passione, è sempre un rischio) e ha permesso allo Smonting di svilupparsi in ambito educativo, tanto che ora la pratica è considerata una materia STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics).
Non che ci tenessimo particolarmente a fregiarci di questa definizione, ma in effetti nello Smonting troviamo spunti riconducibili alle materie STEM, ma anche aspetti legati al fare con le proprie mani, a quelli della condivisione delle competenze e al concetto di sostenibilità, quella vera.
Concludendo questa piccola carrellata di pensieri possiamo dire che siamo molto soddisfatti di come si sono evolute le cose e che continueremo a “smontare il mondo per rimontarlo migliore” insieme a tutt* voi.
Roby e Manu